DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

sabato 27 ottobre 2012

Vendola e i Magingroia


Lettera 14Vendola dice che se lo condannano lascia la politica. Belle parole, che però sotto-sotto, in un' Italia pre-elezioni e nella quale l'imparzialità dei giudici è sempre più dubbia (grazie, dott. Ingroia & C) sembrano voler scaricare una grossa responsabilità su quel giudice, facendo dipendere da lui il futuro di SEL e dell'alleanza di centro-sinistra. Sarà di Magistratura Democratica? Sarà bersaniano?Vendoliano? Renziano? O semplicemente ...giusto?

P.S. A proposito, dott. Ingroia: tempo fa qui le è stato chiesto, per amore della trasparenza, da quale ufficio dell'ONU e da chi in persona le è stato offerto il posto in Guatemala. Non mi pare di aver visto la sua risposta. E non ci dica che lei non legge Dagospia...
Vittorio Guatemalteco InFeltrito
31-10-2012










martedì 23 ottobre 2012

I sò choosy bat I no spik inglish

Choosy o non choosy, se non altro i giovani italiani hanno imparato una parola di inglese.
Vittorio Ionospikinglish InFeltrito

giovedì 18 ottobre 2012

Fare gli Italiani

Lettera 11
Caro Dago
il vero problema non è che ci sia qualcuno che compra o vende pacchetti di voti , ma che nel 2012 ci siano ancora persone che vendono il loro singolo voto dietro le istruzioni del padrino di turno. Poi ci chiediamo perche l'italia non funziona.
Ripa
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Già; se l'Italia non funziona è colpa degli Italiani.

La buonanima di Cavour continua a ripeterlo: "Ora

dobbiamo fare gli Italiani".


Campa cavallo.

Solidarietà per Petraeus



"Petraeus? Facciamo un comitato per la salvezza di Petraeus. Ho visto le foto della moglie...terribile...ma questo è un sant'uomo. Ho capito perché se ne andava in giro per le vallate dell'Afghanistan a prendere talebani". Lo dice Vincenzo De Luca, sindaco Pd di Salerno, a La Zanzara su Radio24.
Vincenzo De LucaVINCENZO DE LUCA
"Ma come si fa a diventare in quel modo - dice ancora De Luca - sembra Matilda dei fumetti, col caschetto e gli occhiali a fondo di bottiglia, oppure sì, la nipote di Margherita Hack...ma datti una mossa". "Io Petraeus lo capisco - esclama ancora De Luca a La Zanzara - ha sessant'anni, sta dietro ai talebani e incontra quel bel pezzo di figliola. Si è commosso. Facciamo un comitato per dargli la medaglia al valor civile".
petraeusPETRAEUS
"Certo che il generale ha avuto sfortuna - dice ancora - se fosse nato in Italia, nei dintorni di Milano, altro che quattro stelle, gli davano sette stelle come gli alberghi di Dubai. Se per i politici italiani adottassimo lo stesso criterio qui non rimarrebbe nessuno, solo i bambini sotto i dieci anni e Bersani". 
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Io aderisco al comitato.
Vittorio Poverodavid InFeltrito
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mercoledì 17 ottobre 2012

Il fantasma di Giuliano Amato

9-10-2012
Lettera 8 
Ho guardato "Lascia o raddoppia" ieri sera e mi son perso Giuliano Amato. Dago, tu l'hai visto? Era a "Tribuna elettorale" di Jader Jacobelli? Come dici? Sono fuori dal tempo? Io???
Vittorio Questifantasmi InFeltrito
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10-10-2012


di Filippo Facci 
Paragonare Lilli Gruber a Enzo Biagi è un modo di accontentare chi la odia e chi la ama. Lei, con Biagi, ha in comune l'apparente irrilevanza della sua presenza, l'impressione che senza il canovaccio delle domandine non troverebbe neppure l'uscita, la sua cordiale inesistenza che rende indolore farsi ospitare nel suo programma: i suoi quesiti sono virgole, sono il respiro tra una parola e l'altra, l'interlinea tra due righe di testo. Le domande della Gruber stanno sulla punta della lingua di chi, come certo pubblico a casa, di un tema ignora tutto: da qui un meritato successo. C'è un limite, però, anche alla narcosi che certo giornalismo induce: e lunedì sera, quando Dietlinde Gruber ha definito Giuliano Amato«rottamatore ante litteram» (solo perché nel 2008 non si è ricandidato al Parlamento) l'effetto era da droga pesante. Parlava dell'uomo che abbandonò ufficialmente la politica nel 1992, 1993, 1994, 2007 e 2008: ed è ancora lì. Parlava dell'uomo che conosce il popolo come può conoscerlo chi fu imposto come parlamentare, sottosegretario, ministro, vicesegretario, vicepresidente e presidente del Consiglio, più incarichi vari: il tutto al riparo da ogni necessità di raccattare cosiddetto consenso popolare e anche finanziamenti, materia di cui ora si occupa, per conto di Monti, nonostante avesse ammesso di non capirne niente.  Amato rottamatore: almeno non ditelo in fascia protetta.

sabato 13 ottobre 2012

Disegalitè, libertè, fraternitè


Che si aspettavano dalla democrazia? I finti neo platonici dei giorni nostri, i devoti alla Repubblica delle solite idealità, insomma tutti coloro che riversano un’ansia moralizzatrice sul paesaggio sbrindellato delle istituzioni politiche italiane, farebbero bene ad abbassare le pretese e a contenere l’investimento emotivo. La democrazia è fin dalle origini costitutivamente iniqua, se è vero come diceva Aristotele che la peggiore ingiustizia sta nel volere l’eguaglianza dei diseguali.

giovedì 11 ottobre 2012

Vado in Guatemala, inquisisco un po' e torno


Lettera 4
Dottor Ingroia, lei ha dichiarato di non aver chiesto di andare in Guatemala ma di aver ricevuto una richiesta in tal senso dall'ONU. Vorrebbe essere così trasparente da dirci precisamente da quale ufficio e da chi ha avuto tale richiesta? Grazie.
Vittorio Trasparente InFeltrito

sabato 6 ottobre 2012

Mappa dell'Italia in fallimento


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venerdì 5 ottobre 2012

INVIDIA


Foularini e cravattine

Due grandi personalità ieri sera nella serata de La 7: il foularino di Della Valle e la cravatta di Fini.
Vittorio Sottoilvestitoniente InFeltrito

giovedì 4 ottobre 2012

Mezzo Fini




Andrea Marcenaro sta superando se stesso.
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"Fascisti, carogne, son pronte le lasagne!" scrive sul Foglio Andrea Marcenaro, riguardo a Fiorito & C. (ma la "C" nell'Italietta degli scandali può stare per Compagni, per Camerati, per Centristi...). 
E intanto, in mezzo a 'sto gran magna-magna di ostriche e lasagne, il nostro Presidente della Camera-con-cucina sta affondando sempre più nel vuoto delle sue mezze parole, mezze ammissioni, mezzi sorrisetti, mezze smorfiette, mezze verità, mezze bugie ("Fiorito? Credo di non averlo mai conosciuto").  E non si rende nemmeno conto che anche a Ballarò lo considerano un ...mezzo e lo chiamano solo per tirar acqua al sinistrato mulino di Bersani. Se fossi un vignettista lo rappresenterei così: una bella poltrona presidenziale con sopra una mezza calzetta, mezza rivoltata, nera con bordo rosso, e un bel buco.
Vittorio Finifinito InFeltrito







martedì 2 ottobre 2012

Robe da matti


Il consiglio comunale di Sarzana conferma la cittadinanza a Kim Il Sung, defunto despota comunista della Corea del Nord

Va be’ che,come diceva il buon Giovanni Giolitti, «un sigaro e una croce di cavaliere non si negano a nessuno».
Kim Il Sung
Ma Sarzana, la rossa - rimasta, nella stra­grande maggioranza, comunista dura, pura e incrol­labile anche dopo il crollo del Muro di Berlino e dell’ideologia ridotta alla berlina - , Sarzana, dunque, è an­data ancora più in là. Arrivando al punto di conferire e poi di confer­mare, la settimana scorsa, la citta­dinanza onoraria all’ex dittatore coreano Kim Il Sung. Come dire: l’uomo politico-un po’ azzardato definirlo statista - che, al vertice del partito comunista e della Co­rea del Nord fra la metà degli anni ’40 e il 1994, data della morte, si è guadagnatol’8˚postonellaclassi­ficadeidespotipiùsanguinaridel-la Storia.